Ci ritorno - Dove si mangia a Pisa e dintorni

26.2.06

Ristorante V. Beni - Pisa

Per cosa stia la V. non saprei, però sono ritornato da Beni (in Piazza Chiara Gambacorti, o meglio Piazza la Pera, a Pisa) dopo parecchio tempo che mancavo. Il locale non è cambiato, piccolo, accogliente, di gusto, pochi coperti (forse 30). Beni continua a proporre una propria idea di cucina di alta qualità e "minimo impatto": pochi ingredienti nei piatti per esaltare le materie prime freschissime, pochi trucchi. Il risultato è un menù ottimo ma a volte leggermente ripetitivo. Il menù non c'è, o meglio, ti viene raccontato dal maitre Damiano che ti decrive i piatti della serata con un piacevole birignao. Grande novità la carta dei vini, prima assente, ora piuttosto dotata e ovviamente molto raccontata, come nello stile del ristorante. Il menu della serata:

  • uno sformatino di zucca alla noce moscata con una fondutina di pecorino e tartufo primaverile veramente piacevole
  • ravioli ripieni di rombo e ricotta con sughino di seppia e pomodoro, leggermente sbilanciati: pasta ottima e sottile, ripieno che non si sentiva insieme al sugo più saporito - ma molto buono. In effetti io non sono un amante dell'abbinamento pesce-ricotta, volendolo mantenere servirebbe forse un sugo più leggero.
  • Trancetti di rana pescatrice allo scalogno e pomodoro. Ottimi senza se e senza ma.
  • Sorbetto alla mela verde al calvados. Paradisiaco.
Insomma, un ritorno da Beni in grande stile. Il livello di cucina è sempre molto alto, il servizio all'altezza. Prezzo: ero invitato, ma se ricordo bene il prezzo parte da 30 euro in su. Voto: 4Ganasce comode comode Aggiornamento 3 marzo 06 Sono tornato con la Signora Ganascessa Moglie da Beni e devo aggiungere qualche considerazione.
  1. L'antipasto calamari e seppie con radicchio
  2. I ravioli di carciofi con sugo di carciofi e pancetta erano buoni ma poco amalgamati col sugo
  3. I filetti di mormora al cartoccio con pomodorino e vongole entrano a pieno diritto nella mia personale top ten di sempre
  4. Prezzo: 50 euro a chiorba per una cena di 4 portate con vino (ribolla gialla del Collio) da 21 euro.
Rimane la considerazione generale sulla cucina: un pochino ripetitiva per tecniche e ingredienti ma attentissima alla qualità dei medesimi e alla preservazione dei sapori originari.