Ci ritorno - Dove si mangia a Pisa e dintorni

3.1.06

Proponete Posti nuovi!

Aggiungo questo post come aggancio per le vostre proposte.

  • Se volete lasciare le vostre opinioni su un posto che non abbiamo ancora trattato, aggiungete un post qui.
  • Se volete segnalarci un posto nuovo, idem.
  • Insomma, lasciateci un post.

11 Comments:

  • Ristorabte Beny in piazza La Pera
    Cucina non molto varia.
    Dubbi su alcuni gelati che loro dicono fatti da loro, ma non è così.
    Dubbi su alcune paste, ripiene e non, che loro dicono fatti da loro, ma non è così.
    Cattiva, decisamente, la crema pasticcera calda che si ostinano a presentare.
    Ma, vivaddio, che freschezza! Che profumi! Che delicatezza! Che accostamenti! Ed anche che simpatia!
    Ottimo il rapporto qualità/prezzo.
    Uno, se non IL..., dei migliori ristoranti di Pisa.

    By Anonymous Anonimo, at 1/17/2006 06:11:00 PM  

  • caro anonimo, chiunque tu sia, potresti estendere il post in una recensione più lunga che potremmo promuovere...

    By Blogger Gianluca Savini, at 1/18/2006 02:05:00 PM  

  • Mangiare patatine.

    Un ragazzo inglese, a causa del suo "vizio" di mangiare patatine è morto.
    Qui di seguito riporto la notizia apparsa su Corriere.it
    Comunque le patate al forno che possiamo trovare alla Rosticceria da Gianni in via Santa Marta, sono accezzionali!!!!

    Morire a vent'anni per un'estrazione dentale. E' accaduto a Scott Martin, un giovane britannico cui i medici non sono riusciti a fermare l'emorragia che ha fatto seguito al banale intervento odontoiatrico. Ma non si tratta di un caso di malasanità. I dentisti lo avevano avvertito che l'estrazione comportava questo rischio perché il suo sangue era troppo fluido a causa di una malattia del fegato, una cirrosi epatica di origine autoimmune. Ma la singolarità della storia non è nemmeno questa, perchè la cirrosi era probabilmente dovuta alla incredibile dieta cui pare Scott si attenesse da anni, esclusivamente a base di patate fritte, toast imburrati e, occasionalmente, fagioli in scatola. In sostanza Scott è morto di malnutrizione. "Le patatine di McDonald's erano le sue preferite. Mangiava pane tostato, ma solo pane bianco con un sottile velo di burro salato. Ogni tanto mangiava fagioli in scatola. È sempre stato così, fin da quando era bambino. Trovare qualcosa che gli piacesse era impossibile", ha detto la sorella".

    [Corriere.it]

    By Anonymous Anonimo, at 1/23/2006 04:01:00 PM  

  • L'Apostoleta a Cascina: un posto piccolino, con cucina a metà tra tradizione locale e fantasia. Vino della casa mediocre, cantina non immensa. Prezzi onesti. Fossi in voi lo proverei, i piatti sono interessanti.
    E' un po' che non ci vado, ma la prossima volta mi porterò il taccuino...

    By Blogger l'oste, at 2/05/2006 04:47:00 PM  

  • Caro oste, perché davvero non ti porti il taccuino e ci poi ci posti una bella recensione? Qui siamo aperti alla collaborazione!

    By Blogger Gianluca Savini, at 2/05/2006 06:30:00 PM  

  • Agriturismo Santa Lucia, La Rotta (Pontedera).

    Quello che ti colpisce subito è l’ambiente: un bel casolare, un giardino punteggiato di sculture moderne. Ma l’apoteosi si raggiunge all’interno, arredato (o dovrei dire decorato?) in stile che definire fantasioso sarebbe assai riduttivo. In realtà è un bel kitch, con armadi da casa delle bambole, fiori secchi e fiaschi attaccati al soffitto, soprammobili minuscoli e curiosi. Tempo di ricordarsi che siamo qua per mangiare, e partiamo. Gli antipasti sono a buffet: notevoli il prosciutto marinato, i formaggi freschi, la mortadella al tartufo, la pancetta piccante ed altri...avrei fatto a meno di quelli con il pesce, che seppure delicati stonano con il menù prettamente “di terra”. Abbiamo assaggiato due primi: veramente ottimi i ravioli di patate con salsa di funghi e tartufo, ma appena mediocri gli gnocchi formaggio e pere (medioci gli gnocchi, poche ed insipide le pere). Solo un secondo, ma un pezzo da novanta come il “fagottino di cinta senese con lardo porcini e tartufo”: aperto l’involucro di stagnola si diffonde un profumo meraviglioso, la carne è tenera e saporita. Però....il lardo era forse troppo, ed appesantiva un po’ il piatto. Al momento del dolce la titolare non ci ha fatto scegliere, portandoci un assaggio misto: sublimi il tiramisù e la sbrisolona, insufficienti la torta al cioccolato (bruciata) e la sua compagna con i pinoli. I vini: secondo me ottimo un cigliegiolo in purezza che producono loro, seguito da un sangiovese senza lode e senza infmamia.
    Prezzo: abbiamo preso 5 antipasti, 2 gnocchi, 2 ravioli, 2 fagottini, 5 dolci e due bottiglie di vino, per un totale di 205 euro, 41 a testa. Una coppia che prende antipasto, primo, dolce e vino spende circa 35 euro.
    Giudizio sintetico: bel ristorante per chi ama mangiare bene in locali “fighetti”. Alcune perplessità sulla mancanza del menù (!) e della carta dei vini, sullo scivolone degli gnocchi e sul prezzo un po’ troppo alto. Per questo non si può andare oltre le 3 Ganasce e mezzo.

    By Blogger l'oste, at 2/10/2006 07:51:00 PM  

  • Mi piace, ti promuovo subito a recensione principale

    By Blogger Gianluca Savini, at 2/10/2006 08:41:00 PM  

  • Lo Stacciaburatta ha aperto da poco, è a Mezzana, in una villetta chiusa da cancello e portone di legno e (putroppo) si presenta come "club enogastronomico".
    Dico purtroppo, perché tante cose si potrebbero perdonare ad una trattoria, a un'osteria, a una tavola calda (senza offesa perlamordiddio!)... ma se entro in un CLUB ENOGASTRONOMICO mi aspetto dei contenuti che putroppo allo Stacciaburatta non ho trovato, e quindi sono rimasto doppiamente deluso.
    Il posto è carino (per quei pochi che si azzardano ad entrare), le decorazioni delle sale curate e fantasiose, sembra di essere in un posto dove si fa sul serio.
    Ma intanto la carta dei vini non è all'altezza, si tratta di una cinquantina di possibilità di scelta in gran parte dal costo compreso tra i 10 e i 20 euro (un paio di eccezioni, ma niente di che).
    Il menù (l'unico che portano per ogni tavolo, anche se i tavoli occupati sono due su trenta...) è piuttosto povero. I contorni non sono previsti.
    Dopo 40 minuti ci portano un aperitivo offerto dalla casa: spumantino svanito con l'unica cosa buona di tutta la cena: datteri ripieni di mandorle e avvolti nella pancetta. Dopo quasi un'ora arrivano il vino e l'acqua.
    Dopo un'ora abbondante arrivano un po' alla volta i primi (la pasta è scotta) e piano piano piano piano i secondi (solo cose precotte) e via così fino alla fine. Vi risparmio i particolari.
    Morale: ristoratori non ci si improvvisa. Peccato. Ci sentiamo un po' presi in giro e spendiamo 25 euro a testa.

    Voto: una ganascia

    By Anonymous Anonimo, at 2/17/2006 09:22:00 AM  

  • Stacciaburatta - Club Enogastronomico? Forse qualcosa di più!
    Finalmente un locale fuori dal centro infatti è a Mezzana, in campagna, ed è inserito in un giardino pieno di verde, fiori, aria buona (chissà d'estate com'è bello!)e con il parcheggio ad un tiro di schioppo, senza doversi fare chilometri a piedi per raggiungere la macchina. E' un club enogastronomico, bisogna prenotare perchè, così ci dice la cameriera (gentilissima), i piatti che cucinano hanno una lunga preparazione e lunga cottura e vengono preparati appositamente per chi ha prenotato. Beh, questo mi fa sentire un ospite speciale, spero che il resto sia all'altezza. Entriamo nella prima sala (sono due, credo per una cinquantina di posti).
    L'ambiente è curatissimo ci si sente a nostro agio con un'atmosfera elegante ma anche rustica. Belle tovaglione a quadri, candela accesa, sottopiatti che fanno trasparire foglie essiccate al di sotto (bella trovata per l'originalità), piatti di ceramica si vedono fatti a mano, bei bicchierozzi.
    Il mio gruppo, 6 persone, è stato accolto da un "benvenuto", l'hanno chiamato loro: una specie di aperitivo fatto da spumantino secco ed una specie di involtino di dattero e pancetta (ottimo!!!).
    Per antipasto io ho preso la tavolozza del pastore. Carinissima la scenografia: su una tavolozza c'hanno messo tutti i formaggi (hanno detto pecorini toscani di diversa stagionatura) e tante marmellate di cipolle, radicchio, pomodori verdi ed altre che non ricordo e mieli colorati. Un effetto esagerato vedere questa girandola di colori e di sapori! Ho assaggiato anche l'antipasto del mio compagno che aveva preso quello di mare. Originalissima la mousse di salmone nel guscio e molto buona la crema di un pesce che non ho riconosciuto. Un appunto: porzioni enormi! Con la tavolozza ci avrei mangiato almeno un'altra volta ed anche i miei amici hanno fatto fatica a finire il loro antipasto. Per primo ho preso la zuppa. Mitica zuppa! Da un pezzo non la mangiavo così ma ho voluto assaggiare anche gli spaghetti stacciaburatta che ha preso il mio uomo e buoni anche quelli, non avevo mai assaggiato quella salsa.
    Per secondo ho preso il cinghiale. ben frollato, ben cucinato, ma troppo anche quello!
    I contorni non li ho trovati sul menù, ma chi ce l'avrebbe fatta a mangiarsi anche un contorno?
    Son volata direttamente ai dolci perchè avevano dei nomi invitanti e mi sono pappata in un baleno la delizia di mele con salsa calda, un tortino di mele molto morbido e caldo, su cui era stata versata una salsa all'arancio candito bollente. Buonissima ed originale.
    Il mio fidanzato invece si è buttato sulle bacchette di cioccolato e cocco che ricordano una specie di cestino di legno dove ogni legnetto è una bacchetta di cioccolata intrecciata e nel mezzo la panna montata. Poi nel piatto c'era tutta una lavorazione di cacao in polvere che sembrava fosse dipinto invece era spolverizzato. Io non bevo vino quindi non posso esprimermi, però gli altri della compagnia che hanno preso un vino bianco hanno detto che la temperatura era troppo bassa. Complessivamente dico che è un bellissimo ambiente. Devono ridurre le quantità nei piatti e forse cambiare miscela di caffè perchè non è all'altezza di tutto il resto. Io ci ritorno e come posso faccio pubblicità perchè se lo meritano.

    By Anonymous Anonimo, at 2/21/2006 12:28:00 PM  

  • A proposito di STACCIABURATTA,non sono per niente in sintonia con l'amico "Trimalcione". Ho cenato al Club Stacciaburatta con alcuni amici, la sera di San Valentino, devo dire che siamo rimasti tutti veramente soddisfatti.
    Anche se abbiamo optato per la cena a menù fisso 20€(cifra per le ns. tasche abbordabilissima)abbiamo gustato cibi craeti con maestria e raffinatezza , che si può trovare uguale solo in pochi ristoranti,in zona, magari a 12 stelle.
    In'oltre vorrei chiedere a Trimalcione dove trova un locale accogliente, pulito, arredato con la massima cura,dove subito ti trovi a tuo agio, sicuramente il servizio non sarà dei più veloci, ma come si sa, tutte le cose belle e buone vanno gustate con la dovuta calma.

    By Anonymous Anonimo, at 2/23/2006 10:55:00 PM  

  • Pozzo di San Vito a Calci.
    Il locale e' realizzato in una colonica ristruttura, molto carino nell'interno. Per guadagnare posto d'estate c'e' un salone esterno che viene chiuso con dei teli...un po' bruttina come soluzione.
    La carta dei vini non e' ampissima ma sono tutti vini buoni.
    Settimana scorsa, in due, abbiamo preso due antipasti misto mare (salmone, moscardini, un filetto di branzino e uno scampo). Come primo ravioli in salsa di scampi (secondo me un po' scotti) e farro al profumo di mare.
    Di secondo frittura di totanini e scampetti con verdurine fritte per due(tutto molto buono, asciutto e croccante) e una grigliata da dividersi (scampi e gamberoni). Il tutto accompagnato da un livio felluga "Shàrjs".
    Saltato il dolce e preso direttamente caffe' e grappa (morbida...di brunello se non mi ricordo male).
    Spesa 62 euro in due (poi arrotondate a 60).
    Le portate sono sempre ben presentate, magari come cucina non e' da guida michelin ma e' comunque sempre una sicurezza sia per qualita' sia per quantita' e spesa.

    By Blogger baldomax, at 2/25/2006 06:04:00 PM  

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